Molto ampia e qualificata è anche la cantina del ristorante; curata personalmente dalla famiglia Paties, offre alla clientela le migliori etichette di tutte le regioni italiane, i più prestigiosi vini e champagne francesi oltre ad una vasta scelta della produzione internazionale straniera.
La storia del ristorante Do Forni riconduce alle tradizioni più caratteristiche e antiche della città. Negli anni d’oro della repubblica Serenissima qui si trovava infatti il forno che produceva pane e dolciumi per il vicino convento di San Zaccaria (Palazzo Ducale) e una piccola parte era adibita a tipica osteria Veneziana (cicchetti). Dopo la caduta della Repubblica Veneta nel 1797, anche nei locali prima adibiti a forno, si ampliò l'attività di osteria. Diventato ristorante nel XIX secolo con la denominazione che tutt‘ora mantiene, il locale è dal 1973 affidato alle cure del Sig. Eligio Paties il quale con la sua passione per la cucina, vissuta come cultura oltre che come vocazione, e con il suo innato senso dell’ospitalità, è riuscito a farne una meta ambita per tutti coloro che si recano a Venezia e desiderano essere ricevuti secondo le più nobili tradizioni dell’ospitalità. Il Ristorante Do Forni si presenta con ambientazioni tradizionali ed eleganti nella sua parte più veneziana, e lussuose nei suoi locali che riproducono fedelmente l’accoglienza del vagone ristorante dell’Orient Express.
Il Do Forni si caratterizza per una cucina Veneziana tradizionale, quindi prevalentemente marinara, che offre pesci, molluschi e crostacei dell'Adriatico secondo le ricette tramandate dalla Venezia dei secoli passati e impreziosite da verdure stagionali e condimenti delicati, ma anche per una raffinata interpretazione della cucina veneta e italiana che unisce all'impiego di carni e ortaggi locali l'influenza dell'arte della gastronomia internazionale.
Dal 1986 il ristorante DO FORNI ha ripristinato la tradizione dei "ristoranti dell'arte" istituendo il Premio Internazionale di Grafica che, ogni anno nel corso di una cerimonia che si svolge nelle sedi più rappresentative della città attribuisce un riconoscimento a due artisti (uno italiano e uno straniero) scelti in una rosa di venti nomi invitati a partecipare alla rassegna.
Le opere degli artisti vincitori di tutte edizioni del Premio Internazionale di Grafica DO FORNI sono esposte permanentemente nelle sale del ristorante.
1986 | Miguel Rodriguez Acosta | Spagna |
Giuseppe Zigaina | Italia | |
1987 | Bertrand Dorny | Francia |
Francesco Vaccarone | Italia | |
1988 | Vladimir Velickovic | Jugoslavia |
Aldo Turchiaro | Italia | |
1989 | Jean Michel Folon | Francia |
Emilio Tadini | Italia | |
1990 | Rainer Mordmuller | Germania |
Luca Crippa | Italia | |
1991 | Adolf Frohner | Germania |
Riccardo Licata | Italia | |
1992 | Albin Brunovsky | Cecoslovacchia |
Carmelo Zotti | Italia | |
1993 | Joze Ciuha | Slovenia |
Aligi Sassu | Italia | |
1994 | Aduardo Arroyo | Spagna |
Bruno Ceccobelli | Italia | |
1995 | Joe Tilson | Gran Bretagna |
Giuliano Viaggi | Italia | |
1996 | Beverly Pepper | Stati Uniti |
Marco Lodola | Italia | |
1997 | Kyoji Nagatani | Giappone |
Sergio Vacchi | Italia | |
1998 | Roger Selden | Stati Uniti |
Fabrizio Plessi | Italia | |
1999 | Miguel Berrocal | Spagna |
Concetto Pozzati | Italia | |
2000 | André Verdet | Francia |
Ugo Nespolo | Italia | |
2001 | Alberto Gianquinto | Italia |
Kengiro Azuma | Giappone | |
2002 | Enrico Baj | Italia |
Hsiao Chin | Cina | |
2003 | Sandro Chia | Italia |
Igor Mitoraj | Polonia | |
2004 | Edo Murtic | Croazia |
Mimmo Rotella | Italia | |
2005 | Safet Zec | Bosnia |
Salvo | Italia | |
2006 | Ludovico De Luigi | Italia |
2007 | Peter Blake | Gran Bretagna |
2008 | Mimmo Paladino | Italia |
2009 | Valerio Adami | Italia |
2010 | Giulio Paolini | Italia |
2011 | Joe Tilson | Gran Bretagna |
2012 | Sandro Chia | Italia |
2013 | Walter Valentini | Italia |
Il ristorante Do Forni ha celebrato il secondo centenario della morte di Giacomo Casanova con la creazione di un menu - ricettario ispirato all'epoca del grande avventuriero e letterato veneziano. Piatti e ricette menzionati nella pubblicazione sono tratti infatti da ricettari originali del XVIII secolo e sono corredati da molte curiosità relative ai costumi gastronomici e alle tradizioni culturali della Venezia di quell' epoca. Le pietanze del menù sono state realizzate e presentate al pubblico nel corso delle numerose manifestazioni organizzate a Venezia nel corso dell'anno.
Tutte le illustrazioni del menù sono opera dell’artista veneziano Ludovico De Luigi.